martedì 15 aprile 2008

Un risveglio

Che significa vivere con due gatti in casa a porte e finestre sempraperte e la primavera che incalza. Stamattina stavo dormendo nel tepore delle mie coperte, mi stavo godendo il silenzio della casa e più sentivo silenzio,più mi veniva difficile alzarmi. Ad un tratto mi sono accorta che poco lontano da me si facevano dei rumori, brusii di gatti sovraeccitati e un rumore meno conosciuto che però mi faceva parecchio senso. Mi alzo istintivamente sospettosa, intravedo la coda di Salvo gonfia e agitosa e capisco all'improvviso che il rumore non identificato è uno sbattimento di ali, Salvo gonfia la coda solo quando ha paura. Mi affaccio e c'è Salvo nell'angolo in attesa di scappare, Lapo che si rotola ed emette i suoi versi di guerra e al centro un uccello nero che è entrato grazie alla porta spalancata. Lapo lo prende a zampettate, l'uccello non reagisce, Lapo ancora si rotola su se stesso felice, zampetta e l'altro si sposta un po', poverino... Ma poverina me che sto schifata, consapevole che se non lo butto fuori io rimarremo così tutta la mattinata e consapevole che la mattinata è lunga ed ho tante cose da fare. Salvo si arma di coraggio e mena pure lui la sua zampettata, io cerco di fermare timidamente le due bestie "no Salvo, no, lascialo stare, no Lapo, no" ma non sono padrona dei miei gatti. La zampettata di Salvo però è una palata, l'uccello tenta disperatamente di sottrarsi alle vessazioni e spicca un semivolo nel salone, Salvo scatta terrorizzato verso di me, fa in tempo a rifugiarsi nel corridio in cui mi sono chiusa ridendo come una cretina. Ma faccio in tempo a vedere Lapo che invece si mette a correre verso l'uccello e lo aspetta già al punto di caduta. Sto 5 minuti dietro la porta, io e Salvo ci guardiamo, tendiamo l'orecchio per sentire che accade, io penso che è mezz'ora che stiamo così e che proprio stamattina mi ero svegliata con l'intenzione di studiare e invece sono prigioniera di un uccellaccio e di Lapo che sta giocando... Apro uno scorcio e vedo Lapo che ha ripreso a zampettare l'uccello, quello di risposta salticchia, ma si sta dirigendo verso la porta, forse riesce ad uscire, evviva ho affidato la salvezza della casa ad un gatto che a vederlo sembra un Trudy. Richiudo la porta speranzosa e vedo Salvo, mi spavento un po' perchè nello stato di tensione, nero com'è lo confondo con l'uccello e allora Salvo già scosso di nervi per via dei rumori e degli odori della primavera,si va a nascondere dietro lo spogliatoio, lì sì che nulla lo può raggiungere! Intanto Lapo ha spinto fuori l'uccello e lo rincorre, io mi precipito a chiudere la porta, ormai se ne occupa Lapo di tutto e io finalmente vado a farmi il caffè.

2 commenti:

Ammiratore ha detto...

..un commento te lo lascio di gusto; visto che è il primo mi fa doppiamente piacere..il fatto si commenta da se..:)..la tua salvezza nelle mani di un piccolo essere rosso tigre..tu grande e grossa rispetto a loro, gatti ed uccellaccio..solo con chi è più grande di te ti sai mettere nella certezza che nessuno ti torcerà mai un capello!..speriamo che non entri mai una formica! :)

Nocella ha detto...

non sempre mi sento al sicuro con chi è più grande di me, so apprezzare i piccoli grandi eroi io!