lunedì 25 agosto 2008

Grazie prego scusi, tornerò

Se c'è un periodo dell'anno che non prediligo è questo. Delle ferie che non sono state neanche troppo brevi, mi rimane addosso la sensazione dell'ultimo fine settimana con tutti i pensieri di suadade, le partenze, il mare grosso... e alcune incombenze come per esempio la pancetta che diciamo "etta" per modus dicendi, il pc guasto che non significa più riparazione ma rovinoso rinnovo e uno sghiribizzo: tatuaggio. Sarà perchè d'estate tutti lo sfoggiano e ti viene la voglia, sarà perchè l'hai avuto sempre in testa ma non c'è mai stata occasione... Sarà perchè questo momento, a dispetto del rientro, si sta facendo speciale e intenso e ora sì che sarebbe un bel momento per farsi tatuare quel tatuaggio lì a cui hai sempre pensato per cui mancava l'occasione. L'occasione giusta è quando ti arrivano conferme tanto fortemente sperate, scopri un amico nuovo e godi il ritorno appassionato di una vecchia amicizia. Basta solo aspettare che passi il passaggio del rientro, d'altronde sono in attesa di novità.

giovedì 15 maggio 2008

Pagina dedicata

Oggi ho fatto il mio ventiseiesimo esame, anestesia ed emergenze medico-chirurgiche. Non che sia stato il massimo delle mie performance da studentessa, ma è stato un esame letteralmente sudato, un'oretta abbondante di colloquio su ciò che può capitare se fai incidente, se fai un banale intervento o anche un intervento non banale, se ti piglia un accidenti e caschi lungo per terra e se per qualche motivo qualche cosa si complica. Insomma cose così che nessuno ci pensa, ma che qualcuno dovrà pur pensarci. Dopo aver raccolto il mio voto elargito con tanta cautela dai miei tre professoroni, invece che andarmene un po' in giro a respirare come faccio ogni volta che chiudo un esame, mi sono fiondata a lezione con uno zelo mai dimostrato prima. Perchè oggi è stata la mia ultima lezione. Non è gusto per le sottigliezze, lezione nella mia facoltà significa obbligo di frequenza, significa obbligo di seguire ogni insegnamento e di raccogliere a fine corso la firma del professore, la quale firma ti sarà concessa solo dopo aver dimostrato di aver seguito, tale dimostrazione si avvale di un foglio delle firme che passa e ripassa ad ogni lezione. Gli insegamenti seguiti sono in totale 64 distribuiti in 6 anni di corso, sostenuti da altrettanti e più professori da rincorrere nei reparti con il foglietto in mano per farti mettere la benedetta firma. 64 sono i corsi seri, cioè che corrispondono ad altrettanti esami, poi ci sono i corsi a scelta, che non sono come potrebbe suggerire il termine a discrezione dello studente, e corsi d'integrazione di attività varie di cui non mi è rimasta traccia. Dunque oggi ho seguito l'ultima lezione da studentessa universitaria, pur con l'ascella pezzata per via dello sforzo d'esame, pur non seguendo una parola perchè avevo sonno e sete. Ho finito di seguire i corsi, alleluia.

sabato 10 maggio 2008

QuiztestsondaggI

Sono la mia passione, mi piace rispondere alle domande, mi diverte come passatempo. Stamattina tanto per riempire il tempo vi linko questo qui http://sesso.ejwd.net/puritytest.html che ora è molto in voga.
Invece, per fare qualcosa di meno "scientifico" e più visibile, mutuo il Test Infernale dal forum molto simpatico di Niciossi
1.) Nel mezzo del cammin di tua vita cosa sta succedendo ? DOVREI DECIDERE
2.) Hai paura del buio ? NO
3.) Paura degli animali ? NOOOO
4.) Attacchi bottone con gli sconosciuti ? SOLO SE DONNE E SONO IN FILA
5.) Chi riterresti un tuo ottimo compagno di viaggio ? EL GLAD
6.) Preferisci viaggiare con quale mezzo ? NON CON IL TRENO
7.) Mai letto Dante a scuola ? SI, UNA CANTICA ALL'ANNO

Limbo
1.) Sei stato/a battezzato/a ? SI, A NATALE
2.) Lo faresti fare ai tuoi figli ? NON VORREI
3.) Ma veramente quanto te ne frega del battesimo ? NULLA
4.) Tra i sacramenti quale preferisci ? IL MATRIMONIO
5.) Sai cos'e'un pagano ? SI
6.) In cosa ti avvicini alla cultura pagana ? IN NULLA

Secondo cerchio
1.) Fare sesso o fare l'amore ? L'AMORE
2.) Utilizzeresti il tuo corpo in cambio di qualcosa, qualsiasi cosa ? NO
3.) Mai fatto sesso senza amore ? EHHM, DICIAMO CON AFFETTO E STIMA...UGHINO
4.) Il posto piu'strano dove hai fatto l'amore ? DA NESSUNA PARTE
5.) Spogliare o farsi spogliare ? LA SECONDA CHE HAI DETTO
6.) Pensi di poter andare con uno del tuo stesso sesso ? ORMAI NO
7.) La colonna sonora migliore per fare l'amore ? LA MUSICA MI DISTRAE

Terzo cerchio
1.) Il tuo cibo preferito ? SALATINI, PATATINE E BON BONS
2.) Mai avuto problemi di peso ? NO MAI
3.) Mangiare e' sinonimo di sesso ? NO, E' UN LUOGO COMUNE
4.) La piu'grossa abbuffata della tua vita ? NON SAPREI EFFETTIVAMENTE
5.) Dolce o salato ? SALATO
6.) Posto preferito dove mangiare ? AL MARE, SEMPRE SEDUTI A TAVOLA

Quarto cerchio
1.) Ultimo acquisto fatto ? CORRETTORE E SMALTO
2.) Quanto spendi ogni volta che esci ? MASSIMO 15 EURO
3.) Hai un salvadanaio a casa ? NO, HO UN PIATTINO CHE RACCOGLIE I CENT
4.) Fai spesso regali ? QUANDO CI VUOLE
5.) Paghi alla romana ? TRA AMICI
6.) Vacanza lussuosa o all'arrangiarsi ? CHE VORREI FARE O CHE FACCIO?
7.) Trovato portafoglio a terra, che fai ? LO RESTITUISCO, MA I SOLDI NON C'ERANO

Quinto cerchio
1.) Metti spesso il broncio ? QUANDO SONO TRISTE SOTTO SOTTO
2.) Urli quando sei arrabbiato/a ? SI
3.) Paranoie quando sei arrabbiato/a ? ANCHE
4.) Piangi se nervoso/a ? NO, SPAROLACCIO
5.) Hanno paura di te quando sei arrabbiato/a ? QUALCUNO SUSCETTIBILE
6.) Vendicativo/a ? A BREVE TERMINE
7.) Mai pensato di uccidere qualcuno ? NO, DI PICCHIARE SI

Sesto cerchio
1.) Cos'e' per te l'anima ? NON SO SCINDERLA DALLE CAPACITA' INTELLETTIVE
2.) Piaceri terreni o spirituali ? TERRENI TENDENTI ALLO SPIRITUALE
3.) Credi in un'ascesa al paradiso ? NO
4.) Mediti ? SI
5.) Paura della morte ? ABBASTANZA
6.) E dopo la morte cosa c'è ? NIENTE
7.) Come pensi di sfruttare la tua anima ? MAH, MI SFRUTTO AL MEGLIO, POI NON SO

Settimo cerchio
1.) Hai mai pensato al suicidio ? MAI
2.) Ti sei mai fatto/a del male volontario ? NON PER DOLO
3.) Mai picchiato un tuo familiare ? VALGONO I LITIGI CON I FRATELLINI?
4.) Caricato/a dalla polizia ? NO
5.) Voglia di picchiare qualcuno oggi ? A PRIMAMATTINA NON HO VOGLIA
6.) Mai tirato pugni a un punchball ? NON CI SONO RIUSCITA
7.) Hai mai rotto qualcosa in una lite ? NON CI SONO RIUSCITA

Ottavo cerchio
1.) Mai frodato nessuno ? NO
2.) Mai ingannato qualcuno ? COME SI DICE, NESSUNO CHE SI FIDASSE
3.) Sei mai stato/a frodato/a da qualcuno ? NO
4.) E preso in giro in amore ? SI E MI FIDAVO
5.) Mai fregato soldi ? NON DIRETTAMENTE
6.) E barato a carte ? VALGONO SORRISINI E AMMICCAMENTI?
7.) E barato al biliardino per prendere le palline ? NO, QUESTO NO

Nono cerchio
1.) Hai mai tradito ? SI, MA A FIN DI BENE PER ME
2.) Sei mai stato tradito/a ? UNA VOLTA, QUELLA DI CUI SOPRA
3.) L'ultimo tuo tradimento in amore ? UN ANNO FA
4.) Tradire con la testa o con il corpo ? CON LA TESTA, IL CORPO VIENE DOPO
5.) Come reagiresti a scoprire un tradimento del partner ? VORREI POTER NON RISPONDERE
CHE GLI MENEREI
6.) Mai tradito un amico ? IO NO
7.) Mai stato tradito/a da un amico ? "AVRAI UN AMICO CHE TI AVRA' DELUSO, TRADITO,
INGANNATOOOOOOO"

giovedì 8 maggio 2008

Aspirazioni

Se a qualcuno interessasse conoscere una qualche mia peculiarità caratteriale, io per dirne una a caso direi che sono una persona pratica, realistica. Non mi lascio trascinare in sogni ad occhi aperti, castelli in aria, allucinazioni, film, sketch, aspettative e tutte quelle cose che son frutto della fantasia, ma che spesso hanno dei riflessi anche in questo mondo e con dei risvolti non sempre vantaggiosi.
Malgrado questa mia inattitudine anch' io ho il mio pensiero fantastico, nel senso proprio da favola. Si tratta in realtà di un personaggio combinato tra il genio della lampada e le fatine cicciotte della bella addormentata. La mia è una fata che tra tutti gli sventurati, nullatenenti e nullafacenti della Terra, sceglie me, viene da me e con la voce sexi e dolce delle fate mi dice "Nocella, dimmi tre cose che tu vuoi e io te le donerò". Dice cose che possono essere desideri, oggetti, abilità, uomini, stati di grazia... Certo che ne ho cambiati di aspirazioni nel tempo, sono partita dalla triade elementare "voglio essere bella, brava e buona", poi son diventata più sottile e desideravo "liberami dai peli superflui, allungami di 4-5 cm tibia e perone, fà che tutte le cose come le leggo immediatamente le imparo". Ma oggi desidererei di più, oggi son matura e sebbene ancora non abbia raggiunto la fase di beatitudine necessaria per desiderare la fine della fame e della guerra nel mondo, son giunta alla triade classica: Salute vita natural durante. Sembrerà cosa banale, ma penso che bella libertà sarebbe poter andare in giro con i vestiti estivi tanto non mi ammalo e non dover stare attenta agli sbalzi di temperatura, alle correnti e al vento e la pioggia che tanto non mi ammalo, essere raggiunti da schizzi di starnuto tanto non mi ammalo, pungermi con una siringa infetta tanto non mi ammalo, strafare di vizi tanto non mi ammalo. Al secondo posto chiederei di funzionare ad energia inesauribile. Potrei svegliarmi tanto presto la mattina da avere il tempo di fare colazione, vestirmi e truccarmi come si deve così da assomigliare ad una fata e non una strega; lavorare tutta la mattinata e tornare a casa ancora fresca come una rosa magari pronta ad imparare a cucinare; affrontare il pomeriggio di studio grintosa come fosse il primo esame; prepararmi per la serata minuziosamente con tutto il tempo necessario, mettermi la gonna che fa femminile e avere ancora la forza di uscire a cena ed essere brillante e poi di essere presente a me stessa e di onorare il dopo cena e dopo il dopo cena dimostrare di essere più sveglia di prima pronta alle leziosità che richiedono impegno ma che, anche queste, fanno tanto femminile... Si sarebbe una bella cosa. E poi in ultimo una dote intellettuale, vorrei essere poliglotta. Cosa c'è di più bello che usare la stessa lingua senza sentirsi in difficoltà, senza sentirsi estraneo, per capirsi subito e non fraintendersi. Parlare greco con il mio compagno di università greco, parlare in inglese con la mia amica del New Jersey, parlare romano con quelli che parlano così, non dimenticare il barese per parlare con i baresi, il cinese con i cinesi che si mettono alla stazione con le bancarelle di made in china e il senegalese o il francese o l'arabo con quelli che si mettono sempre alla stazione e vendono made in china, ma che non si capisce da dove vengono. Insomma non arrivare a fare come mia madre e le sue amiche che hanno i soldi e la voglia di fare un viaggio, ma non sanno dove perchè sono ancora ferme alla domanda "Nocella dove possiamo andare in un posto dove parlano in italiano? Chè l'inglese non lo sappiamo"
"........... (perchè le altre lingue invece)....."
"No, non in Italia"

Ah se esistessero le fate.

sabato 3 maggio 2008

Ponteggiando

Quest'anno si vede che c'ho di meno da studiare, non mi sono persa neanche una festività calata sui libri e così mi son fatta anche il ponte del primo maggio. Affrontato con una certa inquietudine, forse la sensazione che non era il mio posto stare a fare la fila al casello, forse il nervosismo di essere consapevole che non so prepararmi la valigia. Sembrerà una cosa stupida, ma trovarsi sprovvisti a centinaia di kilometri da casa può rovinare le vacanze. Come quella volta che ho dimenticato il necessario per le lentine a contatto e le ho dovute tenere per tre giorni di fila, dalla fine del secondo giorno non ci ho capito più nulla di quel che accadeva intorno a me, so solo che vedevo a macchie e una voce sempre più preoccupata mi diceva "ehm, Nocella hai gli occhi rossi"- "ehm, Nocella hai gli occhi più rossi di prima"... Poi non so perchè ma resto sempre sorpresa quando apro la valigia e trovo che mi son portata una sola maglietta oltre quella che ho indosso, però grazie a questo ho imparato gli escamotage per evitare di essere ribattezzata " 'scella piottante". E' così, io difronte al trolley vuoto non so dire cosa mi può servire, cosa è giusto prevedere e prevenire, però non corro mai il rischio di portarmi roba futile e spazzolino,sapone e deodorante non li dimentico mai.
Anche quando dovevo prepararmi lo zaino per la scuola non sapevo che dire e anche quando mi preparavo il borsone per la piscina o la cartellina per il disegno tecnico o la cartellina per le lezioni di pianoforte, mi trovavo sempre sprovvista di qualcosa che era necessario e a ripensarci sarà stata proprio questa sprovvedutezza ad impedirmi di emergere in queste specialità? Una cosa è certa stamattina non mi sento gagliarda, mi sento sull'incapace andante perchè non so preparare la valigia come una donnina vera mentre Glad, un esempio a caso, nel suo borsone bello e compatto (a differenza del mio trolley misconosciuto, blu a chiazze di schifo e sfilacciato) riesce a portarsi dietro il necessario, i ricambi e gli accessori, tutto bello piegato e riposto con ordine e grazia così anche in vacanza fa il figurino. Non che io abbia mai fatto caso a queste cose o le considerassi tra le virtù cardinali, ma comincio a sentirmi lentamente a disagio da quando Glad ha cominciato a rendersi conto del mio non-savoire faire e ha cominciato a passare dalla bonaria presa in giro, al latente rimprovero al finale disprezzo/barra/scontento.
Avrei dovuto imparare a farmi la cartella alle scuole elementari, avrei dovuto imparare a fare gli onori di casa alle cene e a preparare i dolci così oggi non mi sentirei vagamente fuori posto quando mio malgrado sono coinvolta nell'organizzazione di questi benedetti festeggiamenti e si capisce chiaramente che io non so scegliere i formaggi, non ho preparato il banchetto, figurarsi il dolce e non mi passa neanche per la testa che son io a doverlo portare in tavola almeno per far vedere. Comunque con oggi si chiudono i festeggiamenti, i matrimoni e le cene in cui ho fatto il mio meglio che riconosco è stato il peggio tra tutti, il ponte è finito andate in pace.. Io torno quasi contenta alle mie prossime 700 pagine di studio, chè se fossero di meno sarei del tutto contenta.

lunedì 21 aprile 2008

trenItalia

Non voglio essere disfattista, non mi voglio lamentare e perciò dirò che le 12 volte scarse che ho viaggiato in treno non mi è mai capitato che ci fossero ritardi sugli orari. Tranne quella volta che siamo stati fermi quasi due ore in un posto imprecisato tra Lazio e Toscana perchè una donna incinta terminale in preda al delirio da parto non voleva scendere dal treno e andarsene a partorire in pace, ma voleva arrivare fino alla Capitale, chè lei si sarebbe trattenuta... In realtà il piccolo figlio della lupa stava nascendo in mezzo alla campagna sui sedili lerci, unti e bisunti dei treni, che se non avessero trascinato via la mammina rischiava di essere mangiato vivo dagli acari. Ecco sono i personaggi che viaggiano sui treni, ancora più interessanti di quelli annidati nei sedili lerci, unti e bisunti, che ti fanno ricordare il tuo viaggio in treno. Come l'altro giorno, ho prenotato il mio posto in extremis, ultima carrozza, in prossimità del wc. Io non sono una schifiltosa per quanto riguarda il bagno perchè ho una vescica a scarsa capienza e quindi pisciacchio un po' ovunque posso. Ma dopo aver visto il via vai di gente che è andata a quel cesso, vi dico che me la son tenuta per tre ore e mezza. Ci vanno molte più donne che uomini, ma gli uomini che ci vanno fan passare la voglia e lo stimolo. Infatti una signora accompagnata dal marito che le passava i fazzoletti, le teneva la porta e le ha tenuto la mano, alla vista del lago fetido si è arrotolata i pantaloni come sampei per poter raggiungere la tazza indenne. Prima di lei c'erano state due donne, due ragazze insieme che come sono entrate in quel tugurio non si sa, un ragazzo non tanto giovane ma pieno di brufoli e un signore anziano che per come stava messo lo chiamerei vecchio, cmq anziano o vecchio aveva problemi di prostata a giudicare dalla frequenza con cui è andato alla toilette. E non eravamo ancora a metà viaggio perchè il bello è successo nella seconda metà del viaggio ad opera di un'anima innocente di più o meno 7-8 anni, di più o meno 55kg che ad un certo punto dopo aver pulito tutto il corridoio con la tutina ha urlato "papà devo fare la cacca". Beh non si sa cosa sia successo, o meglio deve essere successo qualcosa oltre la semplice cacca perchè dopo il piccoletto nel bagno è potuto entrare ripetutamente solo il padre, armato ogni volta di bottiglie d'acqua che all'uscita poverine erano tutte collassate su loro stesse, provate da ingrata funzione,evidentemente non quella di dissetare ugole secche.
Chi per esempio poi, almeno una volta durante il viaggio non attacca a parlare con qualcuno... A me è capitato che uno attaccasse a parlare con tutta la carrozza, ma non ora con un passeggero e ora con un altro, no,ma a mò di predicatore, spiegava a tutti di come un suo maestro tenesse tanto a lui che non glielo dava a vedere, lo lasciava esprimere liberamente e grazie a ciò lui riusciva a dedurre cosa il maestro voleva, poi mi son accorta che avevo sbagliato posto e non ho potuto capire di che tipo di maestro lui fosse allievo. Un'altra volta un tizio con un cane ha attaccato a parlare con me dicendomi che assomigliavo tanto ad una sua amica ballerina di lap dance e precisava di non offendermi perchè era un complimento, ma io non mi sono offesa perchè ci vuol fantasia a scambiarmi per una ballerina e questa va premiata.... Sempre meglio del ragazzotto che ti bussa, ti fa togliere l'mp3 dalle orecchie e ti scambia per la fantomatica cugina di non so chi e poi finge di rimanere sorpreso che "ah, allora non sei di Roma".
I viaggi sui treni sono sempre lunghi ovunque tu stia andando, per questo l'mp3 è indispensabile, ma io sono minimal standard ora la gente si porta come minimo i pc, come max le console di gioco. Qualche volta porto su qualche giornale di quelli che li sfoglio solo per poi conservarmeli e leggerli in bagno, ma una volta ho trovato una signora più indietro di me che per affrontare il viaggio di tre ore e mezza si era portata solo un paninazzo enorme e già mezzo addentato da più parti. Vedendo i miei giornali, ha messo su la faccia da zingarella e mi ha proposto di leggerne uno ciascuno, chè tanto io da sola non li potevo leggere contemporaneamente,in cambio mi offriva di poter sbocconcellare anche io dallo stesso paninazzo di prima.
L'ultima cosa che vale la pena dei viaggi in treno e quando finalmente tocco terra e guardando tra la gente mi ricordo perchè ho viaggiato per tre ore e mezza con personaggi che fuori dai binari tornano normali

mercoledì 16 aprile 2008

Scazzata Andante

Oggi sto un po' così, tra gli strascichi di ieri e le preoccupazioni di domani. Per esempio, catatonizzata dai girolini del latte rimestato nella tazza, ho tutto il tempo di pensare ai tanti soldini spesi negli ultimi giorni, tutte cose necessarie eh, non sono una superflua io, roba come un paio di calze nuove per poter alternare i calzettoni, un po' di necessaire per la toilette e la depilasciòn chè ogni tanto mi capita di farmi vedere in pubblico, sembra poca roba ma per una poveraccia di studentessa invischiata nel corso di laurea più lungo del mondo significa farsi allungare ripetizioni di 20euro da genitori compassionevoli ma quasi scoglionati. Vorrei poter lavorare, ma per questo mi sento in compagnia e come si dice "mal comune mezzo gaudio". Rincuoratami così, mi viene in mente il pensiero felice della giornata, oggi viene la parrucchiera. E' un evento che faccio accadere ogni tot di svariati mesi proprio per non rovinarmi la sensazione di rinnovamento, una sforbiciata per ridare forma al mio taglio che originariamente è glam più corto dietro e quindi più lungo davanti. Ma soprattutto mi faccio il colore perchè il vanto della mia maturità a 25 anni non compiuti sono una decina di capelli bianchi scarsi che però stanno tutti in superificie. Il criterio con il quale decido che è ora di far venire in casa C. la parrucchiera è la frequenza con cui le persone mi guardano in testa mentre parliamo o con la quale mi vedo i fili bianchi anche specchiandomi nei finestrini delle macchine. Al fondo di tutti questi pensieri articolati c'è la preoccupazione di dover chiedere scusa a qualcuno perchè ieri l'ho riempito di "stronzo", ma non è tanto questo quanto l'aggettivo rafforzativo "di merda" che deve averlo disturbato. Io mi pento solo del 25% delle parolacce dette perchè mi hanno insegnato a chiamare cose e persone con il loro nome e quindi se uno stronzo lo fa io glielo dico. Devo trovare un modo per farmi ringraziare per le scuse.