sabato 3 maggio 2008

Ponteggiando

Quest'anno si vede che c'ho di meno da studiare, non mi sono persa neanche una festività calata sui libri e così mi son fatta anche il ponte del primo maggio. Affrontato con una certa inquietudine, forse la sensazione che non era il mio posto stare a fare la fila al casello, forse il nervosismo di essere consapevole che non so prepararmi la valigia. Sembrerà una cosa stupida, ma trovarsi sprovvisti a centinaia di kilometri da casa può rovinare le vacanze. Come quella volta che ho dimenticato il necessario per le lentine a contatto e le ho dovute tenere per tre giorni di fila, dalla fine del secondo giorno non ci ho capito più nulla di quel che accadeva intorno a me, so solo che vedevo a macchie e una voce sempre più preoccupata mi diceva "ehm, Nocella hai gli occhi rossi"- "ehm, Nocella hai gli occhi più rossi di prima"... Poi non so perchè ma resto sempre sorpresa quando apro la valigia e trovo che mi son portata una sola maglietta oltre quella che ho indosso, però grazie a questo ho imparato gli escamotage per evitare di essere ribattezzata " 'scella piottante". E' così, io difronte al trolley vuoto non so dire cosa mi può servire, cosa è giusto prevedere e prevenire, però non corro mai il rischio di portarmi roba futile e spazzolino,sapone e deodorante non li dimentico mai.
Anche quando dovevo prepararmi lo zaino per la scuola non sapevo che dire e anche quando mi preparavo il borsone per la piscina o la cartellina per il disegno tecnico o la cartellina per le lezioni di pianoforte, mi trovavo sempre sprovvista di qualcosa che era necessario e a ripensarci sarà stata proprio questa sprovvedutezza ad impedirmi di emergere in queste specialità? Una cosa è certa stamattina non mi sento gagliarda, mi sento sull'incapace andante perchè non so preparare la valigia come una donnina vera mentre Glad, un esempio a caso, nel suo borsone bello e compatto (a differenza del mio trolley misconosciuto, blu a chiazze di schifo e sfilacciato) riesce a portarsi dietro il necessario, i ricambi e gli accessori, tutto bello piegato e riposto con ordine e grazia così anche in vacanza fa il figurino. Non che io abbia mai fatto caso a queste cose o le considerassi tra le virtù cardinali, ma comincio a sentirmi lentamente a disagio da quando Glad ha cominciato a rendersi conto del mio non-savoire faire e ha cominciato a passare dalla bonaria presa in giro, al latente rimprovero al finale disprezzo/barra/scontento.
Avrei dovuto imparare a farmi la cartella alle scuole elementari, avrei dovuto imparare a fare gli onori di casa alle cene e a preparare i dolci così oggi non mi sentirei vagamente fuori posto quando mio malgrado sono coinvolta nell'organizzazione di questi benedetti festeggiamenti e si capisce chiaramente che io non so scegliere i formaggi, non ho preparato il banchetto, figurarsi il dolce e non mi passa neanche per la testa che son io a doverlo portare in tavola almeno per far vedere. Comunque con oggi si chiudono i festeggiamenti, i matrimoni e le cene in cui ho fatto il mio meglio che riconosco è stato il peggio tra tutti, il ponte è finito andate in pace.. Io torno quasi contenta alle mie prossime 700 pagine di studio, chè se fossero di meno sarei del tutto contenta.

1 commento:

Anonimo ha detto...

c'è sempre tempo per imparare. fare un dolce non è tutto nella vita. vuol dire che Glad (mi pare l'hai hiamato così) provvederà ad avere i mezzi per porrtarti a fare shopping dove andrete... in bocca al lupo per lo studio!